UNA STRANA PRIMAVERA

La primavera del 2020, e speriamo solo quella, sarà da tutti ricordata come quel periodo in cui, a causa di un mostriciattolo invisibile che abbiamo imparato a chiamare Covid-19, siamo stati costretti a rimanere chiusi a casa in modo forzato. Molti si sono lamentati per tutto questo. Altri si sono espressi per l'inutilità di simili misure coercitive della libertà personale e c'è addirittura chi ha negato quasi l'esistenza del virus o che questo fosse il risultato di una pseudo-manovra dei governi per assumere maggiori poteri nei confronti dei cittadini. Certamente, in questo periodo abbiamo sentito di tutto e di più a proposito del virus, della sua pericolosità o meno, di quello che sarebbe giusto fare o non fare. Pare quasi che chiunque si sia sentito autorizzato a dire la sua sull'argomento in un senso o nell'altro adattandosi alle proprie conoscenze o a volte esigenze. Al di là di tali polemiche o prese di posizione, notizie, vere o false, ecc., possiamo dire con assoluta certezza che molte persone hanno perso la vita a causa del virus, molte altre hanno sofferto giornate d'inferno prima di poter uscire dall'incubo della malattia, molte altre ancora, mi riferisco ovviamente al personale medico e paramedico in prima linea, hanno dovuto fare i super straordinari per gestire la situazione di emergenza a volte anch'essi rimettendoci eroicamente la pelle. Tutto questo impone rispetto, ma certamente, adesso che il peggio sembra, almeno per noi, essere passato, non possiamo non considerare anche  che i danni economici che ne sono scaturiti sono ingenti e che questa situazione ci ha in qualche modo cambiato dal di dentro. Per molti sono aumentate le incertezze sul futuro e il presente ha un sapore diverso rispetto a prima. Non riusciamo ancora a capire bene quello che ci aspetta dietro l'angolo, se mai l'avessimo potuto sapere. Insomma, questa primavera del 2020 e anche questa estate sono un periodo veramente strano per tutti. Chissà forse alla fine riusciremo anche a fare tesoro di questa situazione, ognuno in qualche modo troverà le sue risposte e come sempre è successo il mondo in qualche modo andrà avanti impassibile. Per noi di Aska Edizioni è stato ed è ancora un periodo difficile, come per molti, ma appena ci è stato possibile, abbiamo ripreso la nostra attività e forse non è un caso che il primo libro che abbiamo pubblicato dopo il lock-down sia stato "Cromosoma 4" di Paola Nepi. Trovare un nesso con questa storia, la storia di Paola e le vicende del Covid-19 potrà sembrare una forzatura ma da un certo punto di vista non lo è affatto. Paola con la sua storia, raccontata nel suo libro, ignara ci ha dato la sua risposta. Non facile certamente, perchè la vita che spesso è sofferenza, come lo è certamente per Paola, ti pone davanti degli ostacoli che sembrano insormontabili. Eppure la risposta per andare avanti è più semplice di quello che uno potrebbe mai immaginare e viene solo dall'Amore e allora "bastava un abbraccio, il sorriso di un amico ritrovato, un canto, lo sguardo di chi amavo... che tutto spariva". Certo nel libro, nella storia e nella personalità di Paola Nepi c'è molto altro e molto di più, ma a noi piace celebrare questo grande messaggio racchiuso in questa semplice frase e augurare a tutti, noi compresi, di avere sempre una risposta del genere alle nostre piccole o grandi difficoltà. Grazie Paola.

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