FIGURE DEL MONDO, TAVOLE FOTOGRAFICHE DI ANDREA VARANI

Il ‘sistema visuale’ di Andrea Varani si presta a due letture diverse: da una parte vi si situa lo sguardo individuale, soggettivo che si spinge su territori inapparenti; dall’altro vi fa forza la logica culturale, il sistema di riferimenti simbolici che rendono queste immagini coerenti con i motivi che le hanno generate. È l’eterno ritornare del doppio regime di lettura che ogni artigiano/artista suscita con le sue opere. Quello di chi produce e quello che subisce il potere delle immagini; letture differenziate, quindi, e persino ambigue. Da una parte il messaggio esplicito, il tracciato comunicativo strettamente legato a logiche funzionali. A questo livello le immagini di Varani sono fatte per essere corroborate da ulteriori elementi di rifinitura: soprattutto forme di comunicazione scritturale, oltre a grafismi che ne orienteranno ulteriormente il significato. Ma non c’è solo questo, come dicevamo, infatti, occorre tener conto che il Varani riserva ‘a se stesso’, nello scarto tra la funzione che il committente indica e l’esecuzione che egli vuole polisemica, qualcos’altro. È questo ‘altro’ che noi abbiamo voluto sottolineare in questa mostra.

Empolese di nascita, classe 1959, Andrea Varani comincia la sua carriera di fotografo poco più che ventenne nel 1982, dopo un breve periodo di formazione a New York. Anche giovandosi dell’esperienza di suo padre, inizia a scattare fotografie avvicinandosi subito al mondo della produzione di abbigliamento di lusso così fiorente nel distretto industriale che fa capo alla sua città. Alla metà degli anni Ottanta, spinto dal desiderio di affinare le sue competenze, inizia a frequentare Milano, e di lì a poco diventa un vero professionista, collaborando con alcune tra le più rilevanti riviste italiane di moda dell’epoca. Nel 1993 decide di spostare definitivamente il suo studio a Milano dove comincia a lavorare con le più rinomate agenzie pubblicitarie dando il suo contributo di immagini per le campagne di marchi famosi. A partire dagli anni Duemila decide di tornare a svolgere la sua attività di fotografo di moda. Attualmente i suoi scatti fotografici appaiono sulle riviste di moda non solo in Italia, ma anche in Germania, Spagna, India e Giappone.

Collana: Cataloghi - Pagine: 60 con 50 immagini a colori - Formato: cm. 24x22