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IL VERTICE DELLA STREGONERIA TOSCANA

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IL MAGO NEPO E GLI STREGONI DI GALATRONA (SECOLI XV-XVII).

La stella del mago Nepo da Galatrona brillò luminosa in Toscana alla metà del Quattrocento, quando Firenze visse la stagione rinascimentale, tra le più alte della cultura europea. Nei limiti delle fonti disponibili, si è voluto ricostruire il profilo biografico e professionale di questo prodigioso personaggio, oggi quasi dimenticato, che operò a livello regionale nel campo della magia e della cura meritando la fama di stregone e maliardo in quei tempi eccellentissimo e il paragone con i celebri maghi del passato Simon Mago e Malagigi. Frequentò per diversi lustri la casata medicea, sia come medico personale di Giovanni nipote di Cosimo il Vecchio, sia come mago di corte al tempo di Lorenzo il Magnifico. Curò gli uomini e gli animali e trattò le ferite con polveri simpatiche e le sue offerte di cura per le malattie soprannaturali (indemoniati) divennero forse le più autorevoli di quel momento. Dopo la sua morte divenne un personaggio letterario di primo piano, campeggiando per tre secoli come icona stregonesca nella novellistica e nelle opere eroicomico-burlesche toscane. La seconda parte della ricerca ripercorre le vicende degli stregoni di Galatrona, discendenti di Nepo, che come il capostipite furono molto ricercati per la loro capacità di riconoscere e sciogliere le malie, primeggiando nel panorama del fenomeno stregonesco toscano dei secoli XVI e XVII. Dalle carte dell’Archivio dell’Inquisizione di Firenze, inoltre, irrompono nel palcoscenico della storia anche una schiera di figure (perlopiù donne) coinvolte in pratiche magico-terapeutiche, che operarono nel Valdarno, nel Casentino, nella Valdichiana e nel Chianti, tutti territori che circondano la piccola Valle dell’Ambra, dove si trovava la Autore stazione di cura degli stregoni di Galatrona.

Francesco Sinatti. Laureato in Materie letterarie. Dipendente fino all’anno 2014 del Comune di Pergine Valdarno (Ar), dove è stato responsabile dei servizi amministrativi, educativi e culturali. Ha svolto ricerche per ricostruire la topografia antica e medievale e i paesaggi storici di una parte del territorio aretino. Collabora con l’Accademia Valdarnese del Poggio di Montevarchi e con gruppi culturali locali.

Collana: Storia Locale - Pagine: 144 - Formato: cm 17x24

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