ASKA EDIZIONI
LA MUSICA IN DANTE, "Qualunque melodia suona più dolce qua giù"
Il volume è il frutto della Giornata di Studi «Qualunque melodia più dolce suona qua giù»: ̀la musica in Dante, che ha avuto il patrocinio della Società Dantesca Italiana. I saggi contenuti vertono intorno al mondo dantesco inserendosi all’interno di quel fil-rouge che idealmente parte dai tempi di Dante con Casella che mise in musica Amor che nella mente mi ragiona, passando per la celeberrima Sinfonia Dante di Liszt, fino a La vita nuova di Nicola Piovani eseguita per il Ravenna Festival nel 2015. Il volume si presenta come una sorta di itinerarium cronologico che conduce alla figura e all’opera di Dante senza rinunciare alla proiezione di grandi concetti legati ad una Firenze che oltre a fare da sfondo non nasconde l’intenzione di essere rappresentata città archetipica ed ideale senza tempo. La prima parte contiene tre saggi che vedono protagonisti il Medioevo e la figura del Sommo Poeta. Lorenzo Tanzini, nel suo contributo di carattere storico con sfumature musicali, ci accompagna all’interno del paesaggio sonoro sia della quotidianità che della mente del Poeta. Claudio Santori, offre una rilettura più specifica sul rapporto tra Dante e le Arti Liberali, mentre Piero Mioli conclude questa prima tripartizione con proposte di chiarimento ed ipotesi di interpretazioni musicali intorno alla Commedia. Nel prosieguo, traghettandoci nel Rinascimento, la ricerca di Cecilia Luzzi si concentra, sul mancato successo dei testi poetici danteschi intonati dai compositori del Cinquecento. Con il saggio di Elisabetta Pasquini siamo nell’Ottocento presentando, l’opera Francesca da Rimini per poi approdare più nello specifico alla partitura di Saverio Mercadante del 1830/31. L’itinerario, nella sua scansione temporale, continua con Dante: per un’idea musicale del “brutto” di Guido Salvetti intorno a quel dibattito di natura estetica tra i pensatori di fine XVIII e inizio XIX secolo. Il saggio sull’opera Dante del compositore francese Benjamin Godard riguarda il 1890 e il contributo di Lucia Navarrini è un primo risultato di un’analisi dell’opera su libretto di Édouard Blau, andata in scena il 13 maggio all’Opera Comique di Parigi. Bianca Maria Antolini analizza la Firenze delle celebrazioni musicali dantesche del 1865, evento ricco ed importante di Firenze capitale che ricorda musicisti, che dedicano i loro lavori al Poeta. L’ultimo studio, a cura di Salvatore dell’Atti, si occupa della prima esecuzione a Firenze (1890) dell’Inno alla pace in onore della Beatrice di Dante della compositrice francese Augusta Holmes. ̀Il volume si completa con una carrellata bibliografica sulla presenza di Dante nella storia della musica.
Collana: Prospettive di Storia - Pagine: 160 - Formato: cm. 17x24