Pupo: la storia di un cantautore che ha fatto cantare l’Italia (e il mondo)

Se in Italia dici “Pupo”, pensi subito a “Gelato al cioccolato” o “Su di noi”. Eppure la storia di Enzo Ghinazzi, classe 1955, è molto più complessa e sorprendente di quanto si possa immaginare.

Nato a Ponticino, un piccolo paese della provincia di Arezzo, Pupo cresce in una famiglia umile e scopre presto l’amore per la musica leggera. Gli inizi sono quelli tipici di tanti giovani talenti di provincia: concorsi canori, esibizioni nei circoli e nei locali dell’aretino, serate lunghe dove tra un ballo e l’altro si sperava che qualcuno notasse quel ragazzo con la voce limpida e la faccia da bravo ragazzo.


🎶 Le prime canzoni e i successi meno conosciuti

Prima del boom dei grandi successi, Pupo incide brani che oggi pochi ricordano, come Ti scriverò e Forse. È però tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 che la sua carriera esplode:

  • Gelato al cioccolato (1979), con il testo scritto da Cristiano Malgioglio: un brano ironico e fresco che diventa un tormentone estivo.

  • Su di noi (1980), forse la canzone che più di tutte identifica il suo repertorio.

  • Cosa farai e Firenze Santa Maria Novella, una canzone meno nota ma amatissima dai fan più affezionati, dedicata alla stazione simbolo del capoluogo toscano.

“Firenze Santa Maria Novella” racconta una storia di partenze e ritorni, di sentimenti vissuti tra i binari e i marciapiedi di una città che per Pupo non è solo un luogo, ma un pezzo d’anima.


⚽ La passione viola e l’amicizia con Antognoni

Non è un segreto che Pupo sia un grande tifoso della Fiorentina. Una passione che lo accompagna fin da ragazzo e che spesso è stata celebrata nei suoi concerti e nelle sue interviste. Tra le sue amicizie più vere c’è quella con Giancarlo Antognoni, il Capitano per eccellenza, simbolo di una Firenze calcistica che non smette di emozionare.

Pupo non ha mai nascosto l’orgoglio di essere toscano e fiorentino “adottivo”, tanto che la sua voce e le sue canzoni fanno parte del paesaggio emotivo di chi ama Firenze e la sua squadra.


🌧️ Il periodo difficile: la dipendenza dal gioco

Dietro le luci della ribalta, ci sono anche momenti durissimi. Negli anni ’90 Pupo affronta una grave crisi economica e personale, dovuta alla dipendenza dal gioco d’azzardo. È stato lui stesso a raccontare con onestà i debiti accumulati, le paure e la fatica di uscirne.

Un periodo buio che avrebbe potuto mettere fine alla sua carriera e alla sua serenità. E invece è stato anche un momento di rinascita: grazie all’aiuto di amici, colleghi, familiari e, soprattutto, a una forza di volontà fuori dal comune, Pupo è riuscito a ricostruire la sua vita. Oggi il suo percorso viene considerato un esempio positivo per chi combatte le dipendenze, una testimonianza di come si possa ripartire anche quando tutto sembra perduto.


📺 Il ritorno in televisione e una nuova popolarità

Dopo la crisi, Pupo torna protagonista: conduce trasmissioni televisive di grande ascolto, partecipa a Sanremo, riconquista la simpatia di un pubblico più giovane grazie alla sua capacità di prendersi poco sul serio. La sua voce, così inconfondibile, torna a farsi sentire ovunque.


🌍 Un’icona internazionale, soprattutto in Russia

Se in Italia Pupo è un volto familiare, in Russia è una vera leggenda.
Qui il suo nome si scrive “Пупо” e si legge “Pupa”, secondo le regole di traslitterazione cirillica. La sua popolarità ha radici profonde, nate fin dagli anni Ottanta e cresciute negli anni grazie ai concerti e alla trasmissione di canzoni come Su di noi.

Chi ha avuto la fortuna di assistere al suo concerto del 2024 nella Sala del Cremlino – la sala più importante, dove un tempo si tenevano le riunioni del Partito Comunista Sovietico – racconta una vera celebrazione: un grande show dove le più famose star russe hanno duettato con lui.
È difficile immaginare, dall’Italia, quanto sia apprezzato e rispettato come simbolo della canzone italiana all’estero.

Le sue partecipazioni a eventi in Russia – anche in tempi recenti – hanno generato polemiche e opinioni contrastanti. Ma c’è un tratto che lo contraddistingue: il suo è sempre stato un messaggio positivo, di speranza e di vicinanza tra i popoli, al di là di ogni conflitto. Pupo ha continuato a fare ciò che ha sempre fatto: cantare per chi lo ascolta e per chi, attraverso la musica, cerca un po’ di conforto.


✨ Non mi arrendevo mai

La carriera di Pupo è la storia di un artista che non si è mai arreso. Un ragazzo di provincia diventato un simbolo della musica leggera italiana, capace di rialzarsi quando tutto sembrava compromesso.

Oggi, dopo cinquant’anni di canzoni, successi, momenti difficili e ripartenze, si può dire che Pupo sia rimasto sempre fedele a se stesso. In fondo lo racconta bene il titolo di una delle sue canzoni più belle e forse più autobiografiche: “Non mi arrendevo mai”.
E ancora oggi, non si arrende. Forte. Fortissimo. Pupo.


📚 Approfondire

Chi desidera scoprire aneddoti, fotografie originali e retroscena di una carriera irripetibile può trovare testimonianze preziose in Visti da molto vicino, di Giuseppe Tinti, l'amico del cuore di Enzo. 


Pupo: biografia, curiosità e storia di un’icona della musica italiana

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