LA GEOGRAFIA DI DANTE ALIGHIERI

La conoscenza non comune che Dante Alighieri ebbe della geografia e della cartografia del suo tempo, mediante le innumerevoli descrizioni del Mondo nella sua interezza e nei suoi territori, e specialmente dell'Italia nei suoi confini geografico-morfologici e linguistico-culturali, con i centri abitati, gli ambienti naturali e i paesaggi, i fiumi, i mari e le montagne, e con i fenomeni fisici e quelli antropici, anche del passato, rappresenta per l'epoca un qualcosa di veramente straordinario. Tutti passi e riferimenti che arricchiscono l'invenzione letteraria dantesca e che oggi ci appaiono non solo puntuali e corretti, ma anche e soprattutto innovativi. Si deve pensare che certamente colpirono anche i contemporanei, specialmente a Firenze, tanto da influenzare i più giovani Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca a seguirne l'esempio nelle loro grandi opere in prosa e in rima.

La Divina Commedia presenta così – accanto ai tre mondi immaginari (l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso) ove si svolgono la vicenda e il viaggio letterario elaborati dal sommo poeta per l'anno del Giubileo, il 1300 – una geografia fatta di luoghi reali, osservati con attenzione dall'autore nei suoi viaggi e nel suo lungo esilio o descritti da altri viaggiatori coevi (mercanti e pellegrini), utilizzati come testimoni. Insieme agli esempi di contenuto geografico esperienziale più significativi, viene qui sottolineata l'ampia e profonda cultura dantesca fatta di meditate letture di opere classiche e medievali (da Aristotele e Tolomeo ad Alberto Magno e Brunetto Latini), ma anche della conoscenza e dell'uso della più innovativa cartografia nautica e geografica due-trecentesca, e persino degli strumenti per orientarsi e per misurare la Terra.

Il libro di M. Azzari e L. Rombai, La geografia di Dante. Toscana e Italia, città e luoghi nella Divina Commedia (Firenze, Aska Edizioni, 2021) dà minutamente conto dei viaggi e dei soggiorni di Dante in Toscana e nell'Italia Centrale e Settentrionale e degli oltre 300 luoghi geografici denominati nel poema, compresi gli oltre 60 della Toscana, regione in assoluto sempre privilegiata rispetto al resto dell'Italia e del Mondo.

 

Leave a comment

All comments are moderated before being published